Fra le ferrovie di montagna italiane la Spoleto-Norcia (inaugurata nel 1926) è certamente una delle più difficili e ardite, un vero e proprio gioiello di ingegneria ferroviaria.
Sono 52 i chilometri di percorso che si snodano tra paesaggi mozzafiato, testimonianze archeologiche e profonde gole, costeggiando tre fiumi (Nera, Corno e Sordo) raccogliendo lungo il percorso delle piccole stazioni in stile tardo liberty. Valente esempio di rapporto positivo e di integrazione tra la natura e l’opera dell’uomo, questo tracciato rientra a pieno titolo nel patrimonio artistico e paesaggistico del nostro Paese.
La Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio dell’Umbria ha inteso finanziare la redazione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia. Il presente progetto, in forma integrata, vuole tutelare e valorizzare il contesto ambientale, supportare un piano integrato di promo-valorizzazione, sostegno e promozione di eventi e servizi e offrire un percorso formativo, rivolto principalmente agli operatori pubblici e privati localizzati nei territori contigui al tracciato, per sviluppare competenze in marketing territoriale e turistico.
La Spoleto-Norcia, fortemente radicata nei territori e fortemente identitaria, si colloca in una rete di percorsi, sentieri, vie che ne esaltano la storia e la bellezza, costituendo un attrattore che va ben al di là dei suoi specifici territori, diventando una destinazione turistica rappresentativa dell’intera Umbria e anche dell’Italia.
In questo senso il presente progetto punta ad attivare azioni di riconnessione con i contigui circuiti soprattutto cicloturistici, naturalistici ed escursionistici.
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