Il Percorso
La Via della Cura
Cammino di salute per corpo e spirito
E' un cammino di scoperta, un percorso all'indietro nello spazio e nel tempo.
Un breve cammino che tocca i siti più rappresentativi della scienza e cultura della Cura originatesi fra queste montagne, raccontando di Cerreto e i suoi guaritori - talvolta ciarlatani, Triponzo e le sue acque curative, di gente errante e lotte di confine, di antiche vie da riscoprire.
La Cura Chirurgica
Nel XVII secolo visse e operò a Borgo Cerreto Baronio Vincenzi, physicus et medicus, facendo costruire allo scopo una piccola chiesa/cripta e un ospedale. Nella cripta sono stati rinvenuti, oltre a corpi mummificati, resti scheletrici con evidenze di interventi chirurgici e studi anatomici, oggi esposti nel Museo delle Mummie.
La Cura con le Erbe
Le piante e le erbe curative utilizzate nel medioevo da medici e guaritori venivano raccolte in natura, ma talvolta anche coltivate. In questo piccolo orto crescono alcune di quelle necessarie alla preparazione dei medicamenti, pozioni e unguenti venduti dai questuanti cerretani nelle piazze.
La Cura della Conoscenza
Nella parte bassa del paese, presso Porta San Giacomo e l'imbocco della via per Borgo Cerreto, sorge il Monastero Fortificato e Chiesa di San Giacomo, anticamente abitato da monache Benedettine. Oggi il complesso è sede del CEDRAV (Centro per la Documentazione Antropologica in Valnerina).
La cura del Ciarlatano
“Scopri la storia dei Ciarlatani: come da questuanti di elemosine per la Chiesa raccolte casa per casa, i Cerretani divennero ingannatori, affabulando la gente semplice con false parole, esibizioni nelle piazze, giochi, teatri e magie e vendita di meravigliosi medicamenti buoni per tutti i mali”.
Cerreto di Spoleto – il Centro
Cerreto era un castello di poggio, protetto da mura a duplice cinta oggi scomparse e dalla Rocca. Il centro conserva bei palazzi gentilizi del XVII e XVIII secolo. Della Rocca resta la Torre, con l'orologio e un campanone del 400, anticamente suonato per fugare le tempeste e convocare il popolo.
Il Castello di Triponzo – La Rocca
Castello fortificato del XIII secolo munito di Torre, aggrappato alla rupe di pietra travertinosa, incisa dalle acque del fiume Nera e Corno, che qui confluiscono. Il suo nome forse deriva dalla presenza di tre ponti sui fiumi. Fu a lungo conteso fra Spoleto e Norcia per la sua posizione strategica.
La Cura dell'Acqua
Agli Antichi Bagni di Triponzo, oggi come al tempo dei Romani, le tiepide e verdi acque sulfuree sgorganti da 18 sorgenti in un'ampia piscina, fluiscono in vasche ed ambienti ipogei in cui si coniuga la cultura romana e araba della cura del corpo attraverso i trattamenti e i bagni termali.
Resti di antiche vasche termali e sorgente
Parzialmente nascosti e protetti dal bosco e dalla verdissima vegetazione circostante, sorgono i resti di costruzioni termali, probabilmente di origine romana e rimaneggiate in epoca medievale, a ridosso della parete da cui scaturisce acqua solforosa a 25-30° C.
Il Bagno di Foresta
Cammina nell'ombra del bosco, respira nell'aria fresca i profumi e le essenze rilassanti rilasciate dagli alberi.
Fermati e osserva, annusa, tocca; chiudi gli occhi e accogli l'abbraccio dello spirito del bosco. Lascia che la pace di questo luogo si trasformi nella tua pace.
Progetto La Cura delle Anime “Remedium Animarum” realizzato a valere sul Fondo POR FESR 2014 – 2020 – Azione 8.7.1.